Il mercato del vino oggi affronta sfide significative: dazi commerciali, consumo in calo in diversi segmenti demografici e una crescente competitività. Tuttavia, persiste una chiara domanda di vini con forte personalità, che puntino sulla qualità e possano vantare caratteristiche di sostenibilità, naturalità e un profondo legame con la natura. I consumatori cercano inoltre vini piacevoli e beverini, con gradazioni alcoliche moderate e una buona freschezza.

In questo contesto, i vini prodotti in quota, come quelli degli Appennini, presentano connotazioni particolarmente interessanti. Oltre ai pregi tipici dei vini di montagna, essi possono vantare la crescita su territori spesso incontaminati, frequentemente adiacenti a zone boschive, beneficiando così di una straordinaria biodiversità. Questo ambiente offre antagonisti naturali contro i parassiti della vite e un ecosistema completamente diverso rispetto ai vigneti di pianura.

Con la nostra tavola rotonda, analizzeremo questa realtà da tre prospettive: agronomica, enologica e comunicativa, per valutare se il vino dell’Appennino rappresenti effettivamente la risposta ideale alle esigenze del mercato in questo particolare momento storico. Un momento di approfondimento e confronto sui temi legati alla viticoltura, alla valorizzazione del territorio e alle innovazioni nel settore enologico.

A condurre il Convegno sarà Andrea Gori, sommelier 2.0, giornalista, wine expert nonché patron con il fratello Paolo della storica trattoria fiorentina Da Burde. Previsti gli interventi di Alessandra Biondi Bartolini, giornalista e divulgatrice scientifica; Stefano Zaninotti, agronomo della “Vitenova Srl società di consulenza agronomica” di Ronchis, Udine; Emiliano Falsini, enologo e consulente vitivinicolo; Gennaro Giliberti, dirigente responsabile di settore Produzioni agricole, vegetali e zootecniche presso la Regione Toscana; Riccardo Tronci, esperto in comunicazione e strategie digitali presso l’azienda dgnet.